sabato 20 dicembre 2008

La Prima Lettera Non Si Scorda Mai

Te lo dovevo.Era il minimo che potessi fare.Ho cominciato col scriverti che non ero riuscito a mangiare.L'estate splendeva al di là dei muri di casa mie e rendeva rigogliosa ogni cosa.Tranne me.Le tue affermazioni sicure e affilate avevano linciato il mio appetito.Sono state mani forzute che hanno chiuso la bocca dello stomaco.Ho lasciato navigare in mari aperti tutti i pensieri che giravano in testa.Poi sono partito come una raffica di vento a 200 km/h.Scagliandomi contro di te.Comportandomi come un bambino offeso.Odiandoti per non sentire dolore.Io non capivo.Mi ero sforzato tutto il tempo di farlo,ma non c'arrivavo proprio.Non riuscivo a comprendere come potessi aver scelto di finire tra le sue braccia e non le mie.Scelta plausibile la tua,ma non condivisa da me.Io ti desideravo.Tu mi desideravi.Ce lo eravamo ripetuti all'infinito.Quell'altra macchia riuscivamo a nasconderla per bene.Questo era quello che credevo.Fino a quel momento in cui,avvicinandoti con lo sguardo rivolto al pavimento,con un sorriso appena accennato e la mano tremante mi hai conseganto la busta.Poi sei fuggita.Non ho letto subito i segni del tuo volto.L'ho fatto in seguito.Ed è stato un tumore fulminante.Ogni mia cellula è andata bruciata.All'inizio avevo pure pensato di essere comprensivo.Non volevo dartela vinta.Sono stato duro come la pietra,ma l'ho fatto per te.Pure per me.Per dimenticare che t'avevo già aperto la porta di qualcosa che pensavo solo mio.Io,un'egoista.

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